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Psicologia e Abbigliamento: Influenze e Percezione

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Dagli studi emersi, psicologia e abbigliamento hanno una salda correlazione. Infatti, la scelta degli abiti che indossiamo, oltre ad essere connessa con il nostro stato d’animo attuale, momentaneo, è strettamente correlata all’immagine della persona che vogliamo rappresentare. All’idea che abbiamo della nostra personalità. A ciò che desideriamo trasmettere.

psicologia e abbigliamento

Psicologia e abbigliamento dentro lo sguardo di uno sconosciuto

Uno studio condotto da Focus sulla famosa “prima impressione” ha determinato che un decimo di secondo è il tempo che impieghiamo per farci un’idea istantanea della persona che abbiamo di fronte. Detto ciò, appare ovvio che dopo i fatidici 7 secondi ci siamo fatti un’idea “chiara”, costruita attraverso parametri educativi e societari, influenzati, drasticamente, dall’abbigliamento.

L’abbigliamento e la persona

Il modo in cui ci vestiamo caratterizza la nostra personalità e inficia sul nostro comportamento lavorativo, sulla nostra vita sentimentale e, soprattutto, sul modo in cui appariamo agli altri. Attraverso l’abbigliamento mettiamo in simbiosi immagine e personalità: elegante, trasgressiva, rivoluzionaria, semplice, trasandata, impeccabile.

Psicologia e abbigliamento nel lavoro

Alcune ricerche hanno dimostrato che coloro che si vestono in maniera professionale, specie in ambiente lavorativo, ottengono più facilmente collaborazioni, stipendi più alti, risultati più eccelsi nei compiti. E questo accade soprattutto per il genere femminile. Mentre per quanto riguarda gli uomini, un abbigliamento professionale ha degli effetti significativi sull’autostima, sulla sicurezza di sé e sulla capacità di portare a termine gli obiettivi. 

All’opposto, invece, indossare vestiti e accessori contraffatti, o casual, è correlato con un aumento di comportamenti delinquenziali e disonesti, o con atteggiamenti meno seriosi.

Psicologia e abbigliamento incontrano il potere. Le Divise Creano Differenze

psicologia e abbigliamento del prete

Quando psicologia e abbigliamento diventano un’arma da puntare

L’abbigliamento non è solo una questione di estetica o di comfort: è anche un potente strumento psicologico che può influenzare la nostra percezione degli altri, nonché i comportamenti e le dinamiche interpersonali. La psicologia dell’abbigliamento esplora come ciò che indossiamo possa avere un impatto significativo sulle dinamiche sociali e sui rapporti di potere.

418 preti pedofili censiti da Rete l’Abuso ed Eca Global

Apro questa parentesi per introdurre l’influenza scandalosa dell’abito talare. In questo report, trattato da Rai news.it, ci sono dati “ufficiali” rispetto all’abuso di potere che esercita “l’abito” e, ovviamente, il ruolo che ne deriva. In poche parole, nel 2023 è stato presentato il primo report sugli abusi sessuali del clero Italiano. Solo in Italia, infatti, sono stati rilevati 418 preti pedofili. Di questi, ne sono stati ufficialmente condannati 164.

 

Nel caso dei preti, l’abito ecclesiastico non solo trasmette l’immagine di una persona devota e rispettabile, ma può anche fungere da strumento di manipolazione emotiva e psicologica

Quando questa figura autoritaria abusa del proprio ruolo, la divisa può rendere difficile per i fedeli o per i subordinati riconoscere il confine tra il comportamento accettabile e quello che non lo è. Infatti, l’abito rappresenta una figura che “deve” essere rispettata. Questa forma di rispetto, nei casi citati in cui viene accertato un abuso, diventa sottomissione, spesso a carico dei più deboli.

Nel mio romanzo Ego te absolvo in nomine caritate, si evince proprio questo, e cioè che l’abito di un prete trasmette sicurezza e fiducia, nonostante che l’uomo che lo indossa sia un impostore. La storia scorre per un intera vita, permettendo al protagonista di mostrarsi al prossimo attraverso la sua veste e ciò che rappresenta, e mai l’uomo, che sotto di questa continuerà a nascondere le sue debolezze. 

psicologia e abbigliamento trattati nel libro di Pietro Buccinnà

Le divise, che siano quelle indossate da forze dell’ordine, militari, preti o altri professionisti, svolgono un ruolo fondamentale nelle dinamiche di potere e autorità.

L’abito, in questo caso, diventa uno strumento che contribuisce a stabilire e mantenere la gerarchia sociale. Le divise sono simboli visibili di autorità, controllo e in alcuni casi, come abbiamo visto, di “sacralità”, e il loro impatto psicologico non deve essere sottovalutato.

Abuso di Potere: Quando l’Abito Favorisce la Prepotenza

Analogamente, per le forze dell’ordine, una divisa può offrire una protezione psicologica, ma anche una certa “impunità” nel comportamento. L’individuo con la divisa potrebbe sentirsi al di sopra delle regole sociali comuni. In alcuni casi, l’abuso di potere può essere mascherato dall’idea che la divisa rappresenti un’autorità indiscutibile.

Conclusioni: L’Abito Come Strumento di Comunicazione

In definitiva, l’abito non è solo un elemento estetico, ma un potente strumento di comunicazione psicologica. La scelta di ciò che indossiamo e l’interpretazione che diamo a ciò che gli altri indossano influisce in modo significativo sulle nostre relazioni interpersonali, sociali e professionali. Che si tratti di una divisa o di un abito firmato, i nostri vestiti trasmettono segnali visivi che influenzano le percezioni e le reazioni altrui.

Tuttavia, è importante non dimenticare che l’abito può essere uno strumento di potere e nascondere comportamenti negativi e distorsioni psicologiche. Essere consapevoli di come l’abbigliamento condiziona le nostre interazioni è un passo fondamentale verso una comprensione più profonda delle dinamiche sociali e psicologiche.

Con un abito da sera e una cravatta bianca chiunque, persino un agente di cambio, può far credere di essere una persona civile.

(Oscar Wilde)

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