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Guerra e sesso: L’Incredibile Doppia Natura dell’Uomo

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Ci sono due cose che l’essere umano fa volentieri da quando ha sviluppato l’idea di essere il centro del mondo: guerra e sesso. La cosa può sembrare paradossale, in quanto le due cose sono poste agli antipodi, da una nasce la vita, dall’altra la si toglie, ma forse è il modo per dettare una sorta di equilibrio all’eccesso di sesso?

Guerra e sesso. Un enigma che avvolge l’essere umano in un paradosso biologico

Da un lato, una pulsione irrefrenabile verso il sesso. L’atto primordiale che perpetua la specie. La vita. Una danza di ormoni che spinge prepotentemente in direzione di un desiderio, tal volta, ossessivo. Dall’altro, una capacità altrettanto radicata per la guerra, la violenza organizzata che porta alla distruzione e alla morte. Come convive in noi questa dualità così stridente? Perché siamo predisposti sia a dare la vita che a toglierla?

Un Confronto tra guerra e sesso con ironia e severità

Proviamo ora a tracciare un parallelo ironico tra queste due attività apparentemente agli antipodi: guerra e sesso; amore e battaglia…

Guerra e sesso
  • Preparativi: Prima del sesso, c’è il corteggiamento, la scelta del “campo di battaglia” (spesso un letto, a volte un divano). Prima della guerra, c’è la mobilitazione, la scelta del vero campo di battaglia (spesso un luogo con risorse da contendere).
  • Armamenti: Nel sesso, le “armi” possono essere il fascino, le parole dolci, a volte un profumo particolarmente “offensivo”. In guerra, beh, le armi sono un po’ più letali.
  • Obiettivi: L’obiettivo del sesso è (idealmente) il piacere reciproco e la potenziale creazione di una nuova vita. L’obiettivo della guerra è (spesso) la conquista, il controllo o la distruzione del nemico.
  • Conseguenze: Le conseguenze del sesso possono essere una profonda connessione, gioia, e (ops!) un bebè in arrivo. Le conseguenze della guerra sono distruzione, morte e traumi indelebili.
  • Urla: Nel sesso, le urla sono spesso di piacere (si spera!). In guerra, sono urla di dolore e terrore.
  • Ritirata: Dopo il sesso, a volte c’è una “ritirata strategica” verso i propri spazi. Dopo la guerra, la ritirata può significare sconfitta.

La guerra il più antico passatempo dell’umanità

Guerra e sesso

Mettendo da parte l’ironia che può nascere mettendo a confronto guerra e sesso, gli esseri umani hanno iniziato a scontrarsi già da quando si sono costituite le prime comunità, con l’idea di impossessarsi di cibo, di schiavi e di tutto ciò che poteva essere utlile. Il passo successivo, ovviamente, è quel senso di onnipotenza che da il potere, e che ha portato la guerra da semplice sussistenza a predominanza sugli altri. Con la battaglia di Megiddo ( da cui deriva il termine Armagheddon ) nel 1457 A.C. per la prima volte si scopre in alcuni geroglifici tradotti, che forse si era esagerato, perché in quella battaglia ci fu la prima grande carneficina. Secondo le fonti storica si parla di circa 12000 morti, un numero assurdo per l’epoca, ecco perché si associa la fine del mondo a quella battaglia.

Qui sorge una ovvia domanda : da questa esperienza l’essere umano avrà compreso qualcosa?

Ovviamente no. Perché questa è la domanda più antica del mondo, che ha sempre la stessa risposta … No, e non ci pensa nemmeno.

La rinascita economica grazie ai conflitti: UN’ECONOMIA DI GUERRA

I secoli sono passati, e le guerre si sono date una forma e delle regole, come ogni gioco che si rispetti, e le società spesso è proprio grazie ad un conflitto che vedono la loro rinascita economica, ma non basta.
Il presidente Statunitense Wilson, nel 1918 ritenne che con la prima guerra mondiale si fosse esagerato, e nei suoi 14 punti c’era l’idea che la pace fosse la base dello sviluppo di una nuova convivenza civile.

21 anni dopo si fece di tutto per battere il record, iniziando la seconda guerra mondiale.

Qui torniamo alla domanda iniziale, L’ uomo avrà imparato qualcosa finalmente? Ma figuriamoci! Corea, Viet Nam, Afganistan, e non sto ad elencarle tutte, fino ad arrivare a oggi con Ucraina e Palestina, ci viene dimostrato, che la guerra per l’essere umano è come il cibo e l’aria, non può farne a meno per vivere, e anche questo è un paradosso.

Attualmente nel mondo ci sono 56 conflitti aperti, che coinvolgono 92 paesi e non se ne vedevano cosi tanti dalla fine della seconda guerra mondiale.

Guerra e sesso

In conclusione, rifacendoci alla riflessione iniziale, e cioè che sesso e guerra fanno parte da sempre dell’uomo, lo stesso ha scelto che uccidersi è necessario e che forse l’amore è l’ultimo rifugio a questa follia.

Smettiamola di sperare.

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